SCOPERTA LA NUOVA EVOLUZIONE DELL’INFERMIERISTICA.

Scoperta nuova strada per l’infermieristica: si ritorna nelle caverne.

 Voi tuttideficientiseguitemi.

A prescindere da un affermato studio internazionale che in questo caso non è messo in discussione, vorrei esprimere un ringraziamento speciale a chi ha compreso veramente l’essenza della Professione Infermieristica, dopo molti anni di studio, di sacrifici, di vita dedita alla ricerca “diogenica” dell’infermiere vero.

La fatica e l’impegno sincero, al fine, premia sempre, apportando indefinita crescita interiore e sommo  innalzamento, tale da sprigionarlo ed insegnarci a piene mani, come un fattore che semina amorevolmente il proprio arido e sterile campo.

Grazie, grazie ancora, non saprei come chiamarLa, date le innumerevoli onorificenze nazionali ed internazionali da Lei ricevute. Mi vergogno a non ricordarle, a non capirle, io misero e piccolo insignificante infermiere di provincia e “deficiente” che da 25 anni perdo tempo, così come tanti altri miei colleghi “deficienti”, a studiare, a formarmi, a sperperare danaro,  a correre dietro ai Medici spiegando che anche noi poveri “deficienti” qualcosa l’abbiamo da dire.

Grazie a tante lotte “deficienti” supportate e sentenziate da molti Onorevoli e Deputati, Giudici, Avvocati, Sindacati ritenuti di “deficiere” nella materia.

Grazie di cuore per avermi aperto gli occhi ed avermi destato da questi miei sogni di crescita professionale. Grazie di avermi fatto capire che lo studio di nuove competenze non serve allo sviluppo ed alla crescita del nursing.

Grazie di volermi plasmare a Sua immagine e somiglianza, in quanto passo fondamentale perché 440.000 infermieri capiscano, come me, che il ritorno alle basi “non-oso-nemmeno-nominarle” (essendo deficitario del giusto Karma e non ricordo bene il termine tanto sono “deficiente”) è il percorso giusto.

Grazie per averci indicato la via perfetta della Professione, cercheremo di ritrovarla tra le erbacce e le sterpaglie vegetanti negli ultimi vent’anni. Anche se sarà, a dir poco arduo, ritrovare nel sentiero buio e nel melmoso anfratto tante caverne,  murate da secoli, così numerose da contenerci tutti. Anzi no, non per tutti. Se la matematica non mi inganna, qualche sporadico Dirigente Infermieristico deve rimanere sulla collina a predicare accanto a Lei profetizzando: “La fine dell’infermieristica è vicina, se non ritornate alle basi….convertitevi e ritornate a svuotare i pappagalli”.

Mi chiedo in ultimo, e chiudo, non volendoLa tediare girandoci intorno, se potesse di tanto in tanto, formare una delegazione di esploratori, per informare di ulteriori novità, noi poveri 440.000 (sottraendo pochi Dirigenti-inquadrati-tali-senza-un-giorno-di-reparto) = a circa 439.500. Esploratori in cerca delle basi mai conosciute che attraverso l’ormai GIUNGLA dell’infermieristica si facciano strada sino alle nostre caverne.

Ora La lascio, hanno suonato il campanello.  Devo ritirare una padella piena di basi. Per un attimo ho azzardato a pensare di scrivere sulla mi cartella informatizzata “ha evacuato”. Poi ho rammentato le Sue parole ed ho fatto ammenda.

Dimenticavo, un’ultima cosa. Vorrei chiederLe se per arredare le nostre grotte, possiamo abbellirle incorniciando i nostri “deficienti” pezzi di carta specialistici, forse un tempo cosiddetti MASTER. Anche se per poco: la notte qui si gela e noi  439.500 infermieri abbiamo tanto freddo, nessuno ci consola, prima o poi per scaldarci saremo costretti ad accendere dei falò usando le “cartacce” contenute nelle cornici.

Un cordiale saluto da un Infermiere “Deficiente” con la “D” maiuscola.

Mi tenga informato sulle basi.

 

Ufficio Stampa APSILEF

Infermiere Legale Forense Giovanni Trianni

Share this post