Le ultime sull’Infermiere: il Karma della ramazza e l’entità spettrale

Come non parlare di scope in questo periodo. Halloween non è tanto lontano, e gli “infermieri fantasma”, pullulano. Il polverone si è alzato repentino, e non solo per la velocità di utilizzo dell’attrezzo sì disprezzato dagli infermieri “veri”, quelli che non devono….”chiedere mai..al medico”, sprezzanti degli insegnamenti degli avi, tipo “sempre cara mi fu…quella vecchia ramazza”, compagna d’una vita che ti fa avvicinare ai letti, ai comodini (dall’alone del bicchiere si capisce se il dentifricio usato del paziente è compatibile con la sua alitosi). La scopa raccoglie le certezze di professionalità e spesso le indirizza sotto un tappeto vergognoso e ammuffito. Ultimamente le stanno spingendo in tanti, alzando quello straccio che ci cuciamo addosso noi stessi infermieri quando perdiamo il senno. Lo stiamo perdendo, forse.

Si discute ancora una volta di professionalità “legnosa”. Cioè recepiamo esistere un altro ramo della professionalità. La scelta del ramo ove intagliare il manico della scopa, è uno step importante. Durante il CdL si inizia da materiali versatili si, ma di accertata robustezza (bamboo o castagno): sei un tirocinante e la quantità sovrasta la qualità della…virtuosa… “ramazzata” (per non scadere). Devi avvicinarti sempre al letto del paziente, con scaltrezza, un pizzico di follia e tanta tenacia. Poi l’occhio deve rubare i segni clinici: un colpo di manico alla sacca delle urine (quando stazionano si addensano e i precipitati fanno festa!!!); un altro al campanello per farlo smettere di suonare e chiamare, tanto tu sei lì, e non ti scolli: la scopa è solo una scusa. Il paziente forse pensa che una volta finito di pulire la stanza, ce ne andremo lasciandolo solo. Si scopre anche che dall’alveolatura della carta igienica (i patiti di CSI) si potrà acchiappare il significato della forma della piaga da decubito.

In sede alla Magistrale poi, è costretto a rivisitare un altro ramo, cioè quello della materia prima del manico della ripetuta e imperitura scopa, in questi giorni tanto menzionata con solida avvitatura (necessaria per legge fisica). Non sia mai. E’ scritto anche sul “sinai” nelle “tavole” dell’esame di accesso: come si usa, dove e perchè. Ne abbiamo testimonianza. Da qui in poi si passa a legname più nobile come il teak e l’ebano, utilizzati per sottolineare la pomposità della materia. Si è nella Magistrale, non si scherza più!!!

Ma non tutti abbiamo il senso pratico del “non ha mai fatto del male a nessuno”, io per primo. Siamo infermieri non più professionali ma “professionisti della scopa”, ci prendiamo a RAMAZZATE da soli. E gli altri professionisti se la ridono. Stavamo salendo pian piano i gradini del grattacielo della professionalità (l’ascensore per noi è sempre stato rotto), e cosa ci è successo poi? C i stiamo fermando a pulire uno per uno le pedate e le alzate. Ma quando finiremo?

Dalla scopa al fantasma, non ci vuole niente! Lo si scrive perfino ad un Ministro il 31 ottobre, proprio nel giorno di Halloween. Ma dai! Un po’ di rispetto per le ricorrenze! Un po’ di rispetto per il callo osseo in escrescenza dalla Magistrale: non serve menzionarLe nella lettera “Laurea in ALTRA DIRIGENZA NON MEDICA”, forse PARAMEDICA? Non serve dirLe che siamo “Fantasmi”. Potrebbe scoprire la fonte della MACCHINA-DEI-FANTASMI. Io ho sempre creduto, invece, ai “fantasmi” infermieri, la cui festa è sempre all’ordine del giorno. E’ sempre un Ministro…ammenda…atroce ammenda!!!

Non serve scriverLe, e sottolineare che il Medico affida i suoi pazienti nel momento dell’assistenza. Che film dell’errore. Paura, paura!!!

Non serve dire che “gli infermieri che escono da percorsi universitari moderni, sono ormai tutti specializzati”. Non ho afferrato, ahimè ancora cosa rende specializzato un infermiere. Se la conoscenza a menadito della ramazza, l’esatta scelta del ramo del legno del manico, o un corso di 30 ore per periziare in Tribunale.

Quindi, attenti voi tutti “Altri Dirigenti non Medici”, controllate bene la dicitura sulla pergamena, leggete bene in fondo le note e le clausole, lungi l’idea di pignorare gli Uffici in Roma per riavere indietro i soldi.

E il dubbio mi rimane: ma io avrò compreso fino in fondo il significato della ramazza?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ufficio Stampa APSILEF Infermiere Legale Forense Giovanni Trianni

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