Aprire un Ambulatorio Infermieristico in Italia non è stato mai così facile come in questo periodo storico, durante cui è possibile valorizzare l’attitudine libero-professionale ed imprenditoriale degli Infermieri Italiani.
Apertura ambulatorio e apertura Partita Iva
L’esercizio della libera professione può articolarsi in diversi livelli sia dal punto di vista giuridico che organizzativo:
- Lavoro autonomo individuale;
- Lavoro autonomo nell’ambito di una associazione tra professionisti (studio associato);
- Lavoro autonomo nell’ambito di forme associative più forti e complesse quali le cooperative sociali.
Per tutte le forme dell’esercizio libero professionale sono previsti degli adempimenti generali di ordine burocratico-amministrativo:
- Iscrizione all’Albo Professionale;
- Registrazione diploma di Laurea presso il servizio 1 della Azienda USSL ove si intende esercitare (art. 100 TULS 27/7/1934 n. 1265);
- Richiesta di assegnazione partita IVA;
- Comunicazione al Collegio di inizio dell’attività libero professionale e conseguente iscrizione alla cassa di previdenza ENPAPI;
- Eventuale domanda di autorizzazione alla pubblicità sanitaria (L. 5/2/1992 n. 175 – DM 16/9/1994 n. 657), da richiedere compilando apposito modulo fornito dal Collegio Ipasvi di Appartenenza;
- Eventuale domanda di autorizzazione all’utilizzo del Logo Nazionale Ipasvi per Pubblicità Sanitaria (da richiedere compilando apposito modulo fornito dal Collegio Ipasvi di Appartenenza);
- Stipula polizza assicurativa responsabilità civile verso terzi.
Per l’apertura di un Ambulatorio Infermieristico è necessario inoltre presentare richiesta di autorizzazione al Comune in cui verrà ubicata la sede dell’ambulatorio che dovrà contenere i seguenti dati:
- Cognome, nome, codice fiscale del richiedente;
- Elenco delle attrezzature presenti nella sede di esercizio, con indicazione se sono o meno di proprietà;
- Dichiarazione che le prestazioni verranno rese secondo le indicazioni e rispetto delle leggi vigenti in materia Infermieristica;
- Dichiarazione che nella preparazione dei locali sede dell’esercizio si è ottemperato all’osservanza delle disposizioni d’igiene ambientale e che comunque, ci si sottopone a eventuali visite di controllo.
A corredo della domanda vanno allegati i seguenti documenti:
- Certificato in bollo di iscrizione all’Albo professionale, di data non superiore a sei mesi dal rilascio;
- Contratto di locazione (atto di proprietà dei locali), debitamente registrato;
- Certificato di occupabilità di tali locali, con la destinazione degli stessi a uso ufficio o a servizio, rilasciato dalla ripartizione edilizia del comune;
- Bollettino comprovante l’avvenuto versamento della tassa di concessioni governative regionale sul c/c postale ….. intestato alla regione …. tasse concessioni regionali – servizio tesoreria per l’importo di € tot.
Il pagamento della tassa di concessione regionale per l’apertura dell’esercizio professionale va effettuato a partire dall’anno successivo a quello del rilascio dell’autorizzazione, entro il 31 gennaio di ogni anno. Va allegato un foglio di carta bollata per la conferma di autorizzazione.
Si richiama l’attenzione sul problema “rifiuti speciali”; prima di procedere all’apertura dell’Ambulatorio il professionista dovrà attentamente approfondire la problematica presso i competenti servizi della ASL.
Inoltre sono richiesti dei requisiti distinti in edilizi, strumentali e gestionali:
Requisiti edilizi
L’ambulatorio infermieristico dovrà essere costituito da:
- Almeno un locale di espletamento delle attività infermieristiche con una superficie di 12 mq, provvisto di lavandino;
- Una sala di attesa;
- Un servizio igienico a uso esclusivo dello studio, con accesso anche alla sala;
I locali dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- Il locale di lavoro, fornito di lavandino, dovrà avere pavimenti di materiale impermeabile, facilmente lavabile e ben connesso, con pareti rivestite fino all’altezza di 2 m di materiale sempre impermeabile e lavabile;
- Sia il locale di lavoro che la sala di attesa devono essere illuminati e aerati direttamente dall’esterno;
- Le pareti ed i pavimenti del servizio igienico (costituito da WC, lavamano e provvisto di antibagno) devono essere lavabili. Se esiste un solo servizio igienico dovrà essere utilizzabile anche dai portatori di handicap. La rubinetteria deve essere a norma di legge (apribile con i gomiti).
Dotazione strumentale
L’ambulatorio avrà una dotazione strumentale tale da permettere l’esecuzione delle attività infermieristiche in condizioni di sicurezza sia per i clienti che per i professionisti.
La strumentazione base consisterà di:
- Un lettino da ambulatorio con possibilità per prestazioni di tipo ginecologico, un armadio per l’idonea conservazione del materiale sanitario, con serratura a chiave;
- Un armadio per contenere lo strumentario utilizzabile per le prestazioni tecniche che l’infermiere può eseguire senza controllo medico;
- Un armadio per la biancheria pulita;
- Una bilancia pesa persone;
- Un frigorifero;
- Una scrivania con cassetti;
- Una seggiola girevole;
- Due seggiole per i clienti;
- Uno sgabello a due gradini;
- Un attaccapanni;
- Due carrelli a rotelle;
- Uno schedario chiudibile con chiave per le cartelle infermieristiche;
- Un porta rifiuti con coperchio (rifiuti urbani);
- Un porta rifiuti per materiale infetto (rifiuti speciali);
- Una sterilizzatrice, possibilmente a vapore sotto pressione.
Tutto lo strumentario, che costituisce l’arredo del locale di lavoro, deve essere di materiale lavabile.
Sono inoltre richiesti:
- Uno sfigmomanometro a mercurio e un aneroide;
- Fonendoscopi;
- Glucometro/Reflettometro con strisce per la determinazione della glicemia;
- Apparecchio per aerosol;
- Aspiratore a bassa pressione o pressione regolabile;
- Attrezzatura per enteroclisma;
- Attrezzature per lavande vaginali;
- Stativi per sostenere cestelli porta flaconi per irrigazioni;
- Siringhe monouso di diversa capacità, aghi di diverso tipo;
- Set per medicazioni sterili; garze di varia misura, anche in confezioni sterili, bende;
- Cotone idrofilo, cerotti di vario tipo;
- Pinze anatomiche e chirurgiche, klemmer, koker (sterili);
- Forbici di diverso tipo, sterili e non;
- Sonde rettali;
- Cateteri vescicali di tipi diversi (sterili);
- Raccoglitori urine per esami (provette, flaconi sterili);
- Provette per esami ematici;
- Lacci emostatici;
- Guanti monouso, sterili e non;
- Disinfettanti di diverso tipo;
- Soluzioni fisiologiche;
- Materiale per medicazioni (parafarmici);
- Materiale per la gestione della incontinenza urinaria;
- Materiale per l’emergenza (pallone di Ambu).
Gestione dell’ambulatorio infermieristico
Ai fini del funzionamento pratico dell’ambulatorio, sono necessari: il registro dei clienti; un raccoglitore per la conservazione delle prescrizioni del medico ove queste costituiscono il presupposto per l’attivazione dell’intervento infermieristico; bollettari madre e figlia per il rilascio delle ricevute fiscali relative ai compensi ricevuti dalla clientela; schedari per la conservazione delle cartelle infermieristiche o dell’altra modulistica adottata per la registrazione delle prestazioni Questi strumenti sono informatizzati attraverso la cartella clinica e la Nurse’s Card e il modello fattura paziente standard degli Infermieri di Famiglia.