Cassazione: sono ammesse anche misure alternative alla custodia cautelare in carcere per chi è indagato di violenza sessuale di gruppo

Pubblicato in Sentenze 06/02/2012

Con la sentenza n. 4377 del 1° febbraio 2012 la Corte di cassazione ha stabilito che, in presenza di gravi indizi di colpevolezza del reato di violenza sessuale di gruppo, anche ai danni di un minore, non deve essere automatica l’applicazione della misura carceraria, potendo invece il giudice ben valutare di applicare un’altra misura, come ad esempio gli arresti domiciliari.

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