“Le tre scimmiette”

Le tre scimmie “non vedo , non sento , non parlo” insieme danno corpo al principio proverbiale del “non vedere il male, non sentire il male, non parlare male”.

Non è raro associare l’espressione “non vedo, non sento, non parlo” ad una situazione in cui si ignora deliberatamente qualcosa o si evita di parlarne.

Tale similitudine sembrerebbe calzare a pennello per descrivere l’attuale posizione della FNOPI nei confronti delle richieste di modifica dell’ accordo CNF-CSM.

Una posizione “ceca, sorda e soprattutto muta”, alla quale risulta difficile attribuire una spiegazione, se non quella di un palese imbarazzo.

Il far sentire la propria voce, dissenso e contrarietà ad una decisione ritenuta lesiva non è sinonimo di sovversione all’ ordine costituito ma è “maturità culturale” di una professione intellettuale  a cui tutti i membri dovrebbero trascendere.

Indubbiamente ogni scelta di cui ci si assume la paternità  comporta una assunzione di responsabilità; è proprio il peso della responsabilità che ci pone davanti al dilemma della leicita’ di quanto deciso. 

Riferendoci al quel “Peso Atlantico” che alla presidente della FNOPI chiediamo di rivedere la sua posizione rispetto all’infermieristica legale e forense, la quale vede nel nuovo accordo una regressione formale e sostanziale.

La libertà di pensiero, parola e soprattutto di consapevolezza del proprio ruolo professionale per anni enfatizzata, noi di APSILEF l’abbiamo interiorizzata e la sentiamo legata intimamente al nostro essere, ecco perché non possiamo “non sentire, non vedere e non parlare”.

Francesco Paolucci, ufficio stampa APSILEF

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